Una telefonata inaspettata

Per cominciare, le telefonate oggi sono un po’ retrò. Ormai si preferisce lasciare messaggi vocali, asincroni, invece che cimentarsi in un dialogo in tempo reale. Il messaggio vocale ci da l’impressione dell’immortalità, una telefonata scompare, inghiottita dal tempo. E invece, i messaggi vocali anch’essi si inabissano nei nostri imbuti digitali, pozzi senza fondo (?), dove scompaiono nel freddo buio della dimenticanza.

Oggi se cerchi qualcosa, vai su un motore di ricerca. E così avevo fatto anche io, qualche giorno fa, ma per trovare un negozio a Milano, che vendesse un cd. Mi sono domandato se sarei riuscito a non ricorrere ad un acquisto in rete. Ebbene, trovo questo negozio, Blackflip Records, e faccio una…Telefonata. Mi risponde una donna, molto gentile, alla quale spiego il mio dilemma del cd in negozio, la mia avversione ai grandi e-commerce e, insomma, in tempo di covid, magari si può dare una mano a qualchuno. Lei condivide il pensiero, mi dice che non tiene cd, ma solo vinili di black music, che non si trovano sul grande e-commerce, ne mette 4 o 5 di nuovi sul sito del negozio, ma non c’è nessun Click & buy. Se vuoi sapere il costo, devi telefonare e parlare con lei in viva voce, insomma tutta un’altra storia. Clicca e parla. La ringrazio di cuore per la cortesia e le prometto che andremo a trovarla al negozio.

È così che va, ritengo che telefonare sia ancora un buon modo di interagire, rapido e spesso immediato, con qualche possibilità in più di avere attenzione, che non se qualcuno, a intermittenza fa zapping tra più chat e più messaggi vocali.