In questi giorni Di vacanza, ogni tanto al mattino presto facciamo delle passeggiate lungo le vie delle frazioni marinare attorno, l’ho già raccontato in altri post.
Camminiamo e ci godiamo il nostro corpo, ma anche guardiamo i paesaggi intorno, la natura, e le costruzioni: nuove, incomplete, diroccate abbandonate. Dell’osservazione spesso nascono speculazioni, sogni, idee, o semplici desideri.
Uno si questi riguarda il mondo dei libri, una delle invenzioni dell’uomo, tra tutte una delle più importanti per tramandare il pensiero e gli accadimenti, stimolare i ragionamenti, fantasticare, emozionarsi.
Ebbene, una di queste costruzioni, abbandonata, davanti alla quale passiamo anno dopo anno, sempre uguale, o forse sempre più disastrata, ci ha spinto a una idea folle e meravigliosa: una biblioteca (o micro biblioteca) in ogni borgo.
L’amministrazione comunale potrebbe comprare o rilevare o verificare l’esistenza di un immobile, anche piccolo, diciamo con almeno una stanza (20 mq?) nella quale prevedere una biblioteca con anche qualche DVD e CD da prendere in prestito.
Si potrebbe pensare ad una gestione tramite il servizio civile, la persona che fa l’esperienza potrebbe magari vivere in un’altra camera dell’immobile, in una soluzione casa e putia.
L’ideale è che fosse aperta a tutti, sia residenti, ma anche villeggianti, magari quest’ultimi con il deposito di una cifra simbolica che potrebbe essere trattenuta nel caso il prestito non fosse restituito.
Fuori dalla casa-biblioteca, un piccolo box di restituzione potrebbe consentire la restituzione anche negli orari di chiusura (qui niente di nuovo, è un sistema già in uso in varie biblioteche).
In questo modo, ogni borgo o frazione potrebbe avere un presidio per la diffusione della lettura e conoscenza, utile anche nei centri frequentati durante l’estate da chi va lì in vacanza, e magari potrebbe essere utile anche per richiedere o aiutare nella richiesta di certificati richiedibili online alle amministrazioni comunali.