Parafraso in modo plateale il titolo di una canzone che da ragazzo ho adorato, In the air tonight, di Phil Collins.
Nessuna velleità nostalgica, ma la potenza della musica che vibra potente. E da un ascolto di quel pezzo in un live del 2009, da youtube, il pensiero va ad un viaggio. Dalla Sicilia si andava verso il nord Italia, destinazione Dolomiti. Era il 1988. Io avevo 15 anni e insieme ad un gruppo di persone coetanee si andava in montagna, in pulmann. Ero partito con un compagno di classe, Massimiliano, e in altre persone ancora.
In quel viaggio, avevo con me il fido walkman, le cuffie, e naturalmente una cassetta del nostro. E quella canzone che è rimasta nelle orecchie ad echeggiare dolcezza e desiderio. In quel viaggio, una volta a destinazione, camminammo tanto, tra le montagne, e nonostante il tempo, ho delle immagini di sole e terra, solide, marroni, vivide.
Quel viaggio, del quale non ricordavo, ma che è tornato per un attimo, a far capolino nel cuore. Avevo 15 anni e tanto da venire, davanti.
E Phil Collins è stato un amico che mi ha accompagnato poi, negli anni a venire, come un maestro di stile, anche se poi ho avuto modo di capire che la sua vita è stata ben più intensa di quello che la musica mi passava. Ma questo l’ho già detto qui.
Forse si tratta di un rigurgito giovanile? saranno i figli che ti fanno da eco? chissà, forse, o forse crescendo vuoi capire se quelle canzoni sono ancora vive dentro te, o se invece sei cambiato o è cambiato il contesto.
E con questo non posso non salutarvi che con un altro rimando al passato (o al futuro?), sempre la musica a prenderci per mano: la primavera. Stava dentro un disco che aprive suggestioni di un mondo possibile o di un mondo che sarebbe stato. E a chiudere lo stesso: Infinita tristeza.
Quando arriverete ad ascoltare questo passo, sarete già rapiti
Mama?
Qué?
Puedo tener Hijos?
Ahora no porque tienes siete años
Pero los tendrá cuando seas mayor y te cases
Quién tiene antes el niño, la madre o el padre
El padre pone la semilla como te he dicho,
Y la madre pone la tierra
En que esa semilla hará la flor.
Y quién es la flor?
Tu