Il titolo completo del libro è Se cammino vivo. Se di cancro si muore pur si vive, scritto da Andrea Spinelli e pubblicato da Ediciclo Editore.
L’ho appena finito di leggere e faccio subito una premessa: Andrea Spinelli è morto. L’ho scoperto il 30 Marzo 2023, quando su Repubblica uscì un articolo su di lui e sulla sua morte. All’epoca non sapevo di lui, mi aveva però colpito la notizia: un uomo che nel 2013 aveva scoperto di avere un cancro al pancreas non operabile e per reagire inizia a camminare, senza più fermarsi per i successivi 10 anni.
Perché mi aveva colpito la notizia? Ebbene, nell’articolo si citava che fosse originario di Catania e che aveva scritto dei libri su questa modalità, il camminare, come forma di cura del corpo e dell’anima, nonostante tutto. Sì, perché il cancro al pancreas è terribile e non perdona, di solito in tempi molto brevi. Andrea nel suo libro racconta tutto: come e quando scopre la malattia, quello che prova, come inizia a camminare e perché, le sfide che via via si pone, nonostante il tumore che si porta in giro.
Scopro poi che Andrea è nato nel 1973, come me. Insomma, una serie di dati anagrafici me lo fanno sentire vicino, decido che questo libro, Se cammino vivo, lo voglio leggere. Lascio aperta la notizia sul browser per giorni e giorni, in attesa di darmi l’occasione. Nel mese di giugno vado sul sito del Sistema Bibliotecario di Milano, il mio eden per la lettura, e cerco se lo hanno. Sono fortunato, ne hanno una copia presso la biblioteca Harar, ma non sono il solo a volerlo leggere, c’è tanta gente in coda. Ebbene, mi accodo, e dimentico la richiesta. L’1 settembre mi arriva la mail che mi dice che il volume è pronto al prestito.
Oggi è il 14 settembre 2023 e ho terminato di leggerlo. L’ho letto piano, perché le parole di Andrea richiedono pazienza e tempo. Sono parole dense di umanità, alla ricerca costante di senso, in un percorso difficile e apparentemente senza uscita, al quale dedica ogni passo che da un certo momento in poi deciderà di fare. L’ho letto piano perché sentivo Andrea vicino e non volevo staccarmene. Andrea è morto, ma le sue parole sono intense e fortissime, e leggendole pensi che magari gli scriverai un messaggio per fargli sapere che lo hai pensato. Lui non è più qui, ma penso che sorriderebbe sapendo che siamo in tanti ad averlo letto e tanti ancora lo leggeranno.
Consiglio a tutti di recuperare Se cammino vivo e di ricordare, come Andrea ha fatto a più riprese, che il 17 novembre ricorre la Giornata Mondiale della Consapevolezza sul Tumore al Pancreas. Il colore associato è il viola.