Sabato 6 marzo 2021. Siamo in macchina, via Ripamonti, in direzione fuori città. Alla radio, sintonizzata su Radio Popolare, c’è una trasmissione sul femminile dei nomi. Direttora o direttrice. Sindaca o Sindaco, o Architetto (e non Architetta). Per chi volesse ascoltarla, la trasmissione è Itaca, potete ascoltarla qui. E d’altronde, eravamo quasi all’8 marzo.
Si parla della plasticità della lingua, come elemento vivo, in movimento. Un argomento intrigante, sul quale anche mia sorella batte spesso. E nel 2021 quanto mai attuale. A dispetto di tanti passi indietro che comunque ci sono, mai come in questi anni si affrontano anche temi e riflessioni importanti sul ruolo di uomo e donna, nella società, nella lingua, negli usi e costumi.
E quello che penso è: perché non più donne?
Aspettiamo ancora la prima donna che sdogani…
- la presidenza del consiglio italiano
- la presidenza della Repubblica italiana
- la segreteria dei principali partiti politici italiani
- la direzione di Radio Popolare
- la presidenza degli Stati Uniti
- la guida della città di Catania
Aspettiamo con fiducia, c’è solo da crederci e votarle!
Foto di Library of Congress da Unsplash.