Che non è che un pretesto, la patria.
Un pretesto per combattere o non farlo, uccidere o diventare vittima, amare o rinunciare.
Che dire, se non leggerlo. Scritto bene e di certo ben tradotto. Nel bel mezzo di una storia recente della quale forse adesso si inizia a cogliere una prospettiva?
Sembrava lungo, ma no. E rimanere personali evita che tutta l’erba sia un fascio. Che ognuno sia stelo a modo suo.
E se volete leggerlo presso la biblioteca di Milano, con un bel prestito, ce ne sono ben 34 copie. Qui il link per prenotarlo.
Esiste anche, prestabile, anche l’audiolibro in CD, e la versione in lingua originale in 10 copie.