Nel 1991 ero fresco di patente e i miei, per impratichirmi nella guida, mi presero una 127 bianca.
In quel momento mi sembrò il massimo (e a pensarci potrei affermarlo anche oggi se non che aveva solo 2 porte e con i bimbi oggi le 4 porte sono un obbligo).
Addirittura mi feci montare una autoradio e fu davvero uno spasso.
Ebbene, nella 127 ricordo la presenza del posacenere, il quale quando pieno, si poteva estrarre per consentirne lo svuotamento.
Nel mio immaginario all’epoca chi fumava in macchina, riempiva il posacenere all’inverosimile, per poi periodicamente fare pulizia. Insomma, falsamente forse, all’epoca c’era una strana riverenza a riguardo, magari legata al fatto che il fumo era permesso ovunque (o quasi) e quindi c’erano occasioni e abitudine a buttare il mozziconi in luoghi più adeguati, che non fosse a terra o fuori dai finestrini dell’auto.
Oggi si distacca sempre più l’uso dell’oggetto, e mi fa un po’ rabbia quando con noncuranza il mozzicone viene lasciato cadere, anche quando accanto c’è un posacenere (ad esempio accanto alle fermate dei tram o bus, parlo di Milano). E in ogni caso parliamo di un rifiuto brutto a vedersi e altamente inquinante.
Così rimango col mio ricordo della 127 bianca e del suo posacenere, quando oggi il posacenere nelle nuove auto è spesso un optional che si paga pure caro.
Come sempre questione di priorità e interessi.
bentornato lacocio cudo