E così è stato il turno di Paolo Benvegnù.
Le cose succedono quando non le aspetti, quando non si è pronti, ma non si è mai pronti, mai preparati. E anche lo fossimo, cosa cambierebbe? Perderemmo il turbamento che proviamo?
Non c’è niente da dire o fare se non ricordare le cose belle, le parole condivise, i momenti trascorsi, con anche lui. Io, noi lo ricordiamo come una costante della vita, è stato sempre un compagno di viaggio, un uomo dalla grande sensibilità, una persona che parlava di padri e bambini e amore.
Il 2024 va via e porta con sè Paolo Benvegnù e il nostro affetto per lui, che però rimarrà vivo ancora e ancora già domani.
Dedico questo pensiero anche a Paolino Milanesi, altro musicista e persona squisita scomparsa quest’anno.
Nient’altro. I loro sorrisi, ecco se dovessi portare qualcosa di loro nel domani. Perché ci serve avere la forza di portare con noi la bellezza e in loro c’era e c’è, siamo noi i testimoni.
Vi lascio con una canzone dell’ultimo disco di Paolo, Marlene Dietrich.
Buona vita e buon 2025