Neanche per un attimo
Mi passa per la mente
Una parola scoscesa
Una accelerazione violenta
Sotto la coltre dell’efficienza
Estrema ratio
nel profilo perfetta
Di chi niente e nessuno
Si cura a fondo
Solo dopo lo schianto
Sulla pleura dolente
Di ristagno pallida
Accorre il barlume
Piccolo segno di presenza
Tracce di gesso
Impronte necessarie
A tornare sui miei passi
L’ebbrezza passa
Quel che rimane puzza
Tra le macerie un bisogno disperso
Certamente pesa sporcarsi le mani
Pulire non si pulisce, anzi
Capisco
Per cancellare non ho altra maniera
Tolgo la merda che ho sparso
Fino a colmare lo scarto
Fino a stancare la schiena
Fino a che tu non dica
Basta
È bellissima, bello il bisogno disperso … Ma che è successo?
Niente di che, avvenimenti del quotidiano che diventano spunti poetici, riflessioni a cui dedicare i pensieri. Grazie 😉