Lettura in corso
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7 agosto 2014
Terminato. Lo premetto, libro pescato al bookcrossing, ma il siciliano del titolo, e un cognome tipicamente catanese, erano un richiamo potente.
Nel libro, racconti. Densi, odorosi, quasi palpabili. Ci sono momenti in cui immagini la sciara davanti o il sapore delle mele o quel mare, il non voler tornare a scuola per nulla al mondo.
Oppure la voglia di andare a visitare la casa di Giovanni Verga, che mai ci avevo pensato prima, o elencare tutti i paesini adiacenti a Catania, salendo verso la montagna, e avere la sensazione che anche se qualcosa è andata perduta, tra quelle pagine sei al sicuro, nel pozzo della memoria dei luoghi e delle persone, nostalgia certo e canaglia, ma anche invito al bello come sguardo personale nella ricerca di sé e del mondo che dovremmo desiderare (e quindi il mondo che dobbiamo costruire e immaginare, insegnare ai nostri figli).
Cercherò ancora di Patti.
E di questo citeró qualche brano.