Niente.
La risposta alla domanda ‘A cosa pensi? ‘
Si, certo, sicuramente a rispondere sarà un uomo, la tipica risposta di un adulto maschio, nella maggioranza dei casi.
Ma quando a rispondere è un bambino, allora niente è quasi sicuramente niente.
Soprattutto dopo una giornata di vacanza.
Dopo che si è stati avvolti dal viaggio, dal sole.
Non può che esserci niente dopo essere stati riempiti di emozioni, sensazioni, primordiali.
Il vento tra i capelli.
Il sole che fa stringere gli occhi.
L’orizzonte saturo di baluginii sulla linea del mare.
Il sale sulle sopracciglia, nel respiro.
Le onde, il loro sussurro sulle braccia giovani.
Lo sguardo attraverso il cielo fino al cuore della vita.
Niente è niente.
Ci vorrà la notte e forse ancor più tempo a stemperare la sazietà del giorno di vacanza.
Perché da bambini tutto è meraviglia.
E se anche dimentichiamo i ricordi, la meraviglia è lì a sorprenderci nel bisogno di quel bambino che ci alberga dentro.
sei sempre il mio caro amico dall’animo poetico e profondo. Un pensiero condiviso da molti ma che pochi sanno trasmettere con parole così toccanti!
Bellissima riflessione Claudio.
La purezza dello sguardo di un bambino, senza le sovrastrutture di noi adulti, restituisce senso alle parole e valore alla nostra anima.
Bisognerebbe recuperare quello stupore innocente per saper godere appieno ogni piccola grande cose che ci circondano, così come dei momenti speciali. ❤️
trasfeiscono senso di amore e di serenità e sentimenti presenti in ognuno di noi