14 agosto 2014
Un paese che diviene teatro di morti inspiegabili, e assiste impotente alla sua trasformazione.
Un linguaggio ricco di sfumature e trovate divertenti, ironiche, anche dissacranti.
Ad un punto la realtà si trasfigura in sogno e diviene luogo di ombre e oscurità, per chi, come gli adulti, non è più abituato a vedere.
Rimane la speranza dei bimbi che ci conducono verso la luce del sole, senza più ombre e con il ‘normale’ verso della vita e della morte.
Non sono un estimatore del genere, ma la scrittura mi ha invitato a continuare e alla fine l’ho trovato gradevole.