C’è un’anima
quest’estate a vegliarci,
un respiro sottile,
un guardarsi curioso,
chi l’una o l’altro,
le lingue scambiate sbagliate
si lanciano in una danza
imperfette passano la densità
accarezzano la comprensione
un dedalo di su e giù,
ma quanta energia negli occhi
le gambe rapidissime colgono
i bagliori del silenzio
Il tempo è così semplice
giorno notte giorno
un prendersi per mano
ci sarebbe piaciuto,
non è l’estate adatta,
qui si usano i nomi propri,
le colazioni e le pulizie,
il caffè che non sale
è il pretesto del saluto
in queste mattine dove
il primo respiro sa di nuvola
Alla fine ci si stringe
siamo fiamme nella notte
l’erba soffia umida sulla schiena
le voci rimbalzano diverse sui gomiti
le risa, quanto dolci le risa
chi mangia cioccolata col cucchiaio
altri intonano intimi e noi accanto
ascoltiamo e seguiamo,
in un minuscolo punto dell’universo
siamo comunità in attesa
ad ogni proposta di canto
ogno voce trova luogo
non più madri e padri con figlie,
solo respiri di persone vive
così felici di essere e provare
a dire parole inconsuete
parole grate alla luna sorgente
le ricordo ancora
c’era bello mille grazie
la notte ci avvolge
l’anima è lì attraverso noi
tuè tuè tuè tuè
il ritmo delle mani al cuore
davvero è tutto qui,
strafare, anzi fare, neanche
solo aver deciso di salire
pochi metri sono bastati
dunque noi qui insieme a dire
c’era bello mille grazie
c’era bello mille grazie
mille grazie
mille grazie
Wow ! Tutta d’un fiato! Bella! Mille grazie mille grazie